mercoledì 17 dicembre 2014

A PROPOSITO DI EURO

Non è da populisti, ma da economisti. Anzi, da persone sane di mente!
euro-svuotatascheLa proposta del M5S per uscire dall'euro passando per un referendum viene spesso liquidata dicendo che "non si può fare": questo - frutto della disinformazione - è molto grave perché falso.
L'uscita dall'euro non è un cavallo di battaglia elettorale, ma l'unica speranza per l'Italia; comprenderlo e farlo comprendere a tanti è di vitale importanza.
Il nostro scopo non è portare gli italiani al M5S, ma alla verità, da chiunque essa provenga.
Riportiamo il pensiero di sei PREMI NOBEL DELL'ECONOMIA sull'euro:
James Mirrless, all'Università di Venezia: "Non dovreste stare nell'euro, ma uscirne adesso", in modo da poter realizzare poi"misure di sostegno ai redditi, per aumentare il potere d'acquisto della popolazione".
Christopher Pissarides (ex sostenitore della moneta unica, a dimostrazione del fatto che cambiare idea è segno di intelligenza): "La situazione attuale non è sostenibile ancora per molto. E' necessario abolire l'Euro per creare quella fiducia che i Paesi membri una volta avevano l'uno nell'altro".
Paul Krugman: "Adottando l'Euro, l'Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica...è però ancora in tempo per rimediare!".
"Santo cielo! Se è la concorrenza esterna che vi preoccupa allora bisognerebbe svalutare l'euro, non tagliare i salari. E tagliare i salari in un'economia incastrata in una trappola della liquidità quasi sicuramente aggraverebbe la recessione. Com'è possibile che ci sia ancora qualcuno che non lo capisce?" (da: Il sole 24 ore).
Joseph Stiglitz: "Questa crisi, questo disastro è artificiale e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: euro".
Amartya Sen: "L'euro è stato un'idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l'economia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non è un buon modo per iniziare a unire l'Europa. I punti deboli economici portano animosità invece che rafforzare i motivi per stare assieme. Hanno un effetto-rottura invece che di legame".
Milton Friedman: "Un'unità monetaria imposta sotto condizioni sfavorevoli si dimostrerà una barriera per il raggiungimento dell'unità politica"; anni prima aveva previsto che "l'euro sarà un fallimento".
E vorremmo ricordare una famosa citazione con cui Alberto Bagnai ha cominciato il suo fortunatissimo ed apprezzatissimo "Il tramonto dell'euro", nel quale si confutava la tesi secondo cui non sarebbe vantaggioso per il mondo tedesco permettere che alcuni paesi europei abbandonino la moneta unica: "la morte del debitore non conviene allo stesso creditore". E forse, causa gli ultimi dati registrati dal sistema produttivo teutonico, anche a Berlino alcuni iniziano a capire tutto ciò....

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